Ottavia Piccolo nasce a Bolzano il 9 ottobre del 1949 ed esordisce giovanissima, a soli dieci anni, in teatro, nel ruolo della bambina cieca, sorda e muta di "Anna dei miracoli" con la Proclemer. Subito dopo, al cinema, interpreta Caterina, figlia del principe di Salina, ne "il Gattopardo" di Luchino Visconti .
La sua carriera artistica si divide tra teatro, cinema e televisione.
A teatro nel 1963 è protagonista di "Le visioni di Simone Marchand" di B. Brecht. Poi incontra Giorgio Strehler, che la dirige ne "Le baruffe chiozzotte" di C. Goldoni; subito dopo è diretta da L. Visconti ne "Il giardino dei ciliegi" e da Giannini ne "Il mercante di Venezia ". A cui seguiranno "La Calandra", "Egmont", con regia di Visconti e " Ivanov " regia di Ronconi.
Successivamente e fino ad oggi, viene chiamata ad interpretare ruoli classici e moderni da registi di elevata statura, riportando sempre un eccezionale successo di pubblico.
Al cinema, come detto esordisce con Visconti, poi "Serafino" di Pietro Germi, "Metello" (vince al Festival di Cannes) e "Bubu" entrambi diretti da Bolognin. Poi ancora, "L’Evaso" con Delon e Signoret, "L’anguilla da trecento milioni" di Saperi, "Zorro" di Tessari, "Mado" con Michel Piccoli.
Nel 1987 è nel cast de "La famiglia" di Ettore Scola ( Nastro d’argento). Interpreta poi "Da grande" di Amurri con Pozzetto, "Sposi" di Pupi Avati, "Nel giardino delle rose", "Condominio", "Barocco", "Angeli del sud".
In televisione ha interpretato diversi sceneggiati e tv-movie. Il primo, "Il mulino del po", regia di Bolchi, poi "Vita di Leonardo" di Castellani, "La certosa di Parma" di Bolognini, "La biondina" di Andrea e Antonio Frazzi, "Girotondo" di Muzii, "Mino- il piccolo alpino" di Albano, "La coscienza di Zeno" di Bolchi, "Chiara e gli altri" di Lazotti, "Il prezzo della vita" di Reali, "Donna" di Giugni e, per il ciclo "Palcoscenico" di Raidue, il drammatico "Rosanero" di Cavosi, con regia di Calenda.