TEATRO ROSSINI – PONTASSERCHIO
SABATO 14 APRILE ORE 21.00
Arca Azzurra Teatro – Mittelfest 2005
GENESI – I RIBELLI
Sacra rappresentazione contadina ispirata ai personaggi dell’Antico Testamento
Scritto e diretto da Ugo Chiti
con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Teresa Fallai, Maurizio Lombardi, Alessio Venturini
La creazione … Adamo Eva…l’Eden…Caino Abele…il diluvio….l’Arca di Noè…l’oltraggio di Cam…
Alcuni "episodi" della Genesi narrati, evocati, rappresentati e traditi sulle cadenze oscure e giocose di una lingua contadina.
Genesi – I ribelli – le prime tessere di un progetto che prende a pretesto la straordinaria concisione narrativa della Genesi per una scrittura riconducibile, per molti aspetti, all’esordio dell’Arca Azzurra Teatro.
Esordio avvenuto nel 1983 con lo spettacolo itinerante Volta la carta…ecco la casa, ritualizzazione di un paesaggio raccontato come un mondo "altro", visione antiveristica del mondo contadino riconducibile al viaggio iniziatico, più che al recupero di una memoria o di una civiltà.
Genesi mette in scena, con alternanza e contrapposizione di segni, il conflitto Dio-Uomo-Padre-Figlio-Potere-Sudditanza. Sintesi e dettagli di vicende spesso eclittiche disseminate da immagini familiari e criptiche.
Contraddizione che genera una scrittura in perenne sospensione tra la visionarietà e il racconto quotidiano.
In una prospettiva sospesa tra cielo e terra l’uomo è posto al centro di uno "smarrimento" che esorcizza con la rappresentazione.
BIGLIETTI DA 10 A 15 EURO
La biglietteria aprirà alle ore 20.00
Teatro Rossini p.zza Togliatti – Pontasserchio (PI)
info allo 050.744400
www.lacittadelteatro.it
Traccia indicativa del percorso drammaturgico
1. L’angelo ribelle, mutilato di un’ala, costretto in un cerchio ostile. Legati alle sue caviglie barattoli vuoti per avvertire il Dio punitivo di ogni suo spostamento. Le parole sono l’acre feroce memoria di un mondo perduto.
2. Le donne con i sassi cacciano l’angelo ribelle nell’oscurità del silenzio.
3. Le donne narrano a due bambini appena passati a Comunione la leggenda di un Eden dove la terra è "morbida, morbida che per cottrarla basta un dito, un fuscello, una penna d’uccello".
4. La donna chiama il sasso, i sassi ingravidano la terra, spingono l’uomo e la donna in piedi verso la fatica del vivere.
5. Ed ecco i primi figli dell’uomo "speculari e diversi" spargere il primo sangue, seminare il primo delitto. Caino colpevole di pretendere troppe risposte da Dio. Caino incredulo davanti ad un Dio che fa di Abele il suo prescelto "perché non tira fuori un lombrico dalla terra e ne fa il suo confidente?". Caino carico di domande e assetato d’amore, porta il seme della ribellione innestandosi al destino dell’angelo ribelle.
6. Noè, il primo "invaso da Dio". Un uomo quieto qualunque posseduto all’improvviso dalla voce di Dio. Noè agitato, smarrito, confuso, incapace di afferrare il pieno senso delle parole di Dio, ossessionato dall’impellenza dell’ordine di Dio. La moglie, i figli vittime dei suoi improvvisi deliri. Noè muore e rinasce un’infinità di volte sempre più forsennato, angosciato, consumato dalla pratica con il divino.
7. I figli da muratori diventano carpentieri e l’Arca prende forma e sostanza mentre il diluvio stermina la gramigna del genere umano.
8. Cam il più bello, solare, giovane di figlio di Noè, intrattiene sull’Arca la moglie, la madre, i fratelli. Canta, racconta barzellette ebraiche e scimmiotta le donne. Noè lo rimprovera, l’umilia pubblicamente seminando gli estremi di un’altra tragedia.
9. Ancora un’altra tragedia dell’amore mancato. Cam oltraggia Noè ubriaco, sodomia o evirazione. Poco importa. Amore o conflitto tra potere e sudditanza non cambia la serialità del caso. Dove c’è un ordine violato c’è un Dio punitivo che maledice i ribelli, che disperde la carne e la ragione dell’uomo confinandolo in un altro ordine, una seconda gerarchia del mondo e ancora…
10. Ed ecco la Torre di Babele nascere come un "estro" di una doppia personalità. Un corpo unico, abitato dai due contrari, Ni-e-No, avvia un surreale forsennato conflitto con propositi e intenti diversi. La distruzione della Torre arriva cadenzata con i toni di una farsa in tragedia.
11. Con i mattoni insanguinati della Torre si costruisce la città di Sodoma che fa da sfondo alla vicenda di Lot la moglie e le figlie. Un inquietante, grottesco interno di famiglia dove non ci sono più ribelli ma ambigue vittime destinate ad approdare ad un incesto forzato. Condanna oltraggiosa e oscuro disegno per seminare ancora sulla terra creature afflitte dai demoni della mente.
Le tessere al momento sono finite….
UGO CHITI