Tutti gli edifici che facevano parte della Locanda Maggiore ebbero grande rilievo nella vita cittadina. Fra questi ricordiamo in particolare il Regio Casinò, inaugurato nel 1815 come punto di incontro, conversazione e svago.
Nel giardino ebbe momenti di gloria il Teatro delle Varietà, alla cui apertura furono presenti Giuseppe Verdi e il celebre tenore Francesco Tamagno. La piazza, poi ribattezzata Umberto I, in origine era chiamata delle Logge, per la presenza di un loggiato con tre arcate su ognuno dei quattro lati, utilizzato dal 1834 come pubblico mercato e poi come modeste botteghe.
Fu demolito nel 1913 per far posto all’attuale fontana di Antonio Guidotti, divenuta uno dei simboli cittadini. Sui quattro bacini semisferici raggruppati attorno ad un obelisco, al centro di una vasca circolare, si elevano altrettanti putti da cui zampilla l’acqua.
Dall’antica Via Regia Lucchese – oggi identificata dall’asse Corso Matteotti-Corso Roma – all’angolo con l’attuale Piazza del Popolo, si stacca il grande viale alberato intitolato a Giuseppe Verdi e in origine detto Vialone dei Bagni, progettato da Francesco Bombicci nel 1778 su chiara ispirazione del granduca Pietro Leopoldo, che volle applicare a Montecatini una nuova urbanistica di stile europeo.
Lungo questo viale incontriamo una serie di edifici tra i più rappresentativi della città: la Palazzina Regia, il Municipio, il Teatro Verdi (costruito nel 1930 su progetto di Lodovico Fortini e dal 1981 coperto con una tensostruttura), l’Azienda di cura e soggiorno, le Terme Excelsior e Leopoldine. Nel suo tratto iniziale furono realizzati, ed esistono tuttora, i primi grandi palazzi di Montecatini.