Ai margini del centro storico si trova il cinquecentesco Palazzo Coronini che l’ultimo proprietario, il conte Guglielmo, ha lasciato alla città di Gorizia. Immersa in un grande parco, la villa diventerà uno splendido museo della civiltà goriziana del ‘700: un museo unico con collezioni di quadri e di stampe, di statue, di arredi, di argenterie, di tappeti, di pizzi e di stoffe, con una ricca biblioteca composta da migliaia di volumi e libri antichi e rari e con un ancor più prezioso archivio di documenti (relativi in generale all”intera regione e all’Impero Austroungarico), che Coronini aveva in parte ereditato dai suoi antenati e in parte appassionatamente raccolto.
Gorizia è ricca di teatri e di strutture per lo spettacolo. Il principale è il Teatro Verdi, che sarà riaperto nel dicembre del 2001 dopo un’accurata ristrutturazione. Ma Gorizia dispone anche di un modernissimo Auditorium, situato in via Roma, dove si tengono concerti e convegni. Il Kulturni Dom è anche dotato di una sala teatrale mentre nel moderno complesso del Centro Bratuz, si trova un”altra attrezzata sala teatrale. Inoltre, il Teatro Tenda, nel cortile delle milizie in castello, aperto solo durante il periodo estivo. "Città giardino": un appellativo con cui Gorizia era nota in tutta la Mitteleuropa ai tempi dell’Impero, ancora attuale al giorno d”oggi, perché la città ha saputo svilupparsi in modo armonico, rispettando il verde e la natura.
Molteplici ed ampli sono gli spazi verdi, dal Parco della Rimembranza che si affaccia su Corso Italia (in cui si trova il Monumento ai caduti, distrutto nel 1944 da un attentato e così rimasto, a monito contro l”intolleranza e il lapidario dedicato alle vittime delle foibe) ai Giardini pubblici di Corso Verdi, al bellissimo Giardino del Municipio, al Parco della Valletta del Corno e il Parco del Castello. Fra i tanti parchi cittadini, tre sono particolarmente degni di nota, per motivi diversi: il Parco Coronini, il Parco di Piuma-Isonzo e il Parco Viatori.